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Manifesto della Sustainable Fashion Innovation Society – SFIS per la transizione ecosostenibile delle PMI e micro PMI italiane
SUSTAINABLE FASHION INNOVATION SOCIETY è un’associazione apolitica senza scopo di lucro, fondata a Roma e iscritta presso l’Agenzia delle Entrate, Ufficio Territoriale di Roma 2, con numero di ruolo 22402. Abbiamo a cuore i grandi problemi del mondo del lavoro e dell’economia, della politica e della giustizia, dell’informazione, dell’etica, della bioetica e delle pari opportunità.

Sustainable Fashion Innovation Society nasce dall’esigenza di:

  • valorizzare la moda e il Made in Italy
  • promuovere la sostenibilità del processo produttivo
  • facilitare l’innovazione della catena di fornitura connessa
  • aumentare l’economia circolare
  • diffondere il rispetto per il pianeta
  • promuovere la tutela dei mari
  • aumentare la consapevolezza dei consumatori

«La moda inizia dall’agricoltura e finisce con la comunicazione»

Valeria Mangani

IL NOSTRO IMPEGNO

La Sustainable Fashion Innovation Society è un attore fortemente attivo nella diffusione della cultura della sostenibilità in ogni campo e declinazione, sia esso etico, civile, industriale, energetico, agricolo o alimentare.

Supportiamo le PMI della moda e del design nel loro delicato percorso di transizione ecosostenibile.

MADE IN ITALY E TRANSIZIONE ECOSOSTENIBILE

Sustainable Fashion Innovation Society è un attento osservatore dell’artigianalità del “Made in Italy”, impareggiabile e riconosciuto a livello mondiale, affrontando anche attualmente una situazione complessa senza precedenti in rapida evoluzione e trasformazione.

Storicamente, i principali fattori dirompenti in questi contesti altamente creativi e tradizionali sono stati: il cambio generazionale e la globalizzazione. Questi fattori di rottura vengono attualmente sostituiti da:

 

 

Fattori tecnologici

Fattori come intelligenza artificiale, biotecnologia, blockchain, digitalizzazione industriale, CRISPR, upcycling del lusso. Questi sono solo alcuni dei fattori inevitabili nell’immediato futuro.

Competenza del consumatore

I consumatori oggi si aspettano un impegno autentico da parte dei marchi nei confronti dei valori etici e ambientali, non solo come narrativa del marchio, ma anche come parte integrante del DNA del marchio. Ed è questo il motivo per cui il fattore etico-ambientale è obbligatorio per mantenere i clienti “digital-first” sulla frontiera del land-grab digitale.

Politiche internazionali

I cambiamenti geopolitici hanno lasciato il posto a tariffe più elevate, microfabbriche automatizzate e on-shoring e alla generale rivisitazione del commercio.

I produttori e i brand del Made in Italy che NON si rinnoveranno verranno stravolti nel breve periodo da uno dei suddetti cambiamenti di paradigma.

LA NOSTRA MISSIONE

Sustainable Fashion Innovation Society nasce per connettere gli attori della sostenibilità della moda in una grande rete globale, un think-tank che coinvolge diverse nazioni con lo stesso obiettivo: la crescita verso politiche ecosostenibili.

La missione di Sustainable Fashion Innovation Society è supportare le PMI, le micro PMI italiane, gli artigiani e le startup della moda e del design nella trasformazione della loro filiera verso il Green, introducendo uno o più elementi per l’innovazione sostenibile di questo segmento ma anche per supportare i brand che intendono convertire la propria catena di fornitura alla sostenibilità, sia di processo che di prodotto, adottando formule di produzione più responsabili e rispettose degli SDGs, gli obiettivi di sviluppo sostenibile del Agenda delle Nazioni Unite. A questo proposito, anche l’industria della moda è stata invitata a fare i conti con le proprie responsabilità.

INSIEME POSSIAMO

Incoraggiare l’uso di materiali innovativi

  •  investendo in tecnologia e ricerca è possibile attivare i virtuosismi dell’economia circolare ed evitare l’utilizzo di materie prime che contengono PVC, azocoloranti, formaldeide e metalli pesanti, sostanze dannose sia per l’ambiente che per l’uomo.

Ridurre l’impatto ambientale del settore della moda

Ridurre le emissioni di gas inquinanti

  • la moda è responsabile ogni anno del 10% delle emissioni globali di gas serra (CO2).

Riduci il consumo di acqua

  • la moda contribuisce alla dissipazione del 20% del totale delle risorse idriche utilizzate nelle varie fasi lavorative (tintura, stampa, finissaggio e ovviamente anche per il mantenimento delle piantagioni di cotone). Ricordiamo infatti che la moda parte dall’agricoltura e finisce con la comunicazione: investendo in tecnologia e ricerca è possibile attivare i virtuosismi dell’economia circolare ed evitare l’utilizzo di materie prime che contengono PVC, azo coloranti, formaldeide e metalli pesanti, sostanze dannose sia per l’ambiente che per l’uomo.

I nostri 3 obiettivi di transizione ecosostenibile: 

OBIETTIVO 1:  PRODOTTO = RIDUZIONE DEI RIFIUTI

Imballaggio sostenibile

Aziende che sviluppano nuovi materiali e modelli di packaging in grado di ridurre gli sprechi.

Riutilizzo e rivendita

Aziende che consentono il riutilizzo di beni di consumo e imballaggi attraverso nuovi modelli di business e soluzioni digitali.

Gestione dei rifiuti

Aziende che mirano a ridurre i rifiuti e le emissioni attraverso nuovi approcci al riciclaggio e alla gestione delle scorte.

OBIETTIVO 2:  PRODOTTO = RIDUZIONE DELLE EMISSIONI

Ottimizzazione delle risorse

Aziende che sviluppano soluzioni in grado di ridurre al minimo il consumo di energia e acqua.

Alternative alle fibre acriliche

Aziende che utilizzano ingredienti e processi produttivi sostenibili per prodotti di moda e bellezza.
OBIETTIVO 3:  FATTORE UMANO = AUMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA

Incentivi per i consumatori

Le aziende che sviluppano incentivi per i consumatori incoraggiano comportamenti utili alla transizione ecosostenibile

Trasparenza e tracciabilità

Aziende che sviluppano soluzioni di visibilità della catena di fornitura che consentono a rivenditori e marchi di comunicare in modo più efficace internamente e con i consumatori.
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